Una delle chiese più note della zona e risalente al periodo medievale albanese, è la Chiesa di San Antonio. Per via del valore attribuito alla Chiesa ed alle costruzioni realizzate da Scanderbeg nell’area del Capo, nel sec. XV, indirettamente la Chiesa è legata al nome di Scanderbeg. In un passo di bassa quota in mezzo a due colline vicine alla costa marina, nella parte settentrionale del Capo Rodoni, si conservano i ruderi della Chiesa di San Antonio. Il monumento rappresenta un valore in termini di costruzione appartenente all’architettura romanico-gotica del sec. XIII. Dopo la sua ricostruzione degli ultimi anni si possono vedere chiaramente un cavaliere a cavallo ed un’aquila bicefala, con le ali riverse in basso. In altri tratti delle mura ci sono tracce di un affresco. Vari studiosi collocano la costruzione della Chiesa di San Antonio e del Monastero di Santa Maria al sec. XIV. Per via dei pregi monumetali, della sua esistenza in uno dei più famosi periodi della storia dell’Albania, nonché per via della posizione geografica e del seducente paesaggio, la Chiesa di San Antonio è una delle mete più visitate dai turisti e dai locali. La chiesa e le zone adiacenti si considerano luoghi sacri ed il 13 Giugno di ogni anno la Chiesa diviene una meta di pellegrinaggio e di festa, dove oltre a migliaia di abitanti del luogo e delle zone intorno vi giungono anche altri turisti e visitatori. Vi si può arrivare partendo da ogni zona del Comune di Ishmi, ma anche via mare, in quanto si trova lì vicino un antico molo tuttora funzionante.