Likmetaj

È la zona centrale del Comune di Ishmi. Il suo rilievo assomiglia ad una enorme balconata da dove puoi ammirare il mare, i bei campi di Thumana e le montagne di Kruja. L’intera zona è immersa nel meraviglioso verde degli arbusti e delle foreste. Dal centro del Comune scendono tre strade bianche che ti conducono sulle spiagge di Likmetaj, a Durazzo e Tirana ed a Fushe – Kruja e Tirana.

Questa zona, nonostante sia poco più popolata del resto del Comune, si distingue per le case belle e caratteristiche, la pulizia, il paesaggio variegato, i prodotti biologici, i piatti tipici locali e l’ospitalità dei generosi abitanti, ecc.,. Proprio al centro della zona erge il castello medievale di Ishmi, portatore di una storia interessantissima. Si trova anche la moschea che si suppone sia stata costruita al XVII secolo. È un oggetto considerato un monumento culturale in virtù del tempo in cui è stato costruito, della qualità e dei materiali usati, nonché del buon stato attuale dopo i recenti lavori di restauro. Un po’ più in là si trova la basilica di Gjuricaj, considerata di grande pregio per la storia dell’Albania. Vicino sorge un’abitazione tipo torre medievale, testimone dell’antica civiltà della zona. Si trova sempre in zona anche il cosiddetto Vecchio Bazar, che si suppone sia stato uno dei più importanti centri commerciali dell’Albania Centrale sin dall’antichità.

Nei pressi del castello si trova la tomba del grande figlio di Ishmi, del pittore di fama mondiale Ibrahim Kodra, al quale è stato conferito il titolo “Onore della Patria”. Negli ultimi anni della sua vita in Italia, ricordando nostalgico il suo paese natio, l’artista scrive: “….La nostra casa sulla collina era circondata di alberi di prugno. A primavera il cortile era circondato da una protuberanza di bianca fioritura. Quando lo vedevi a distanza, questo biancore sembrava fosse parte delle onde marine. Eh, il mare….Il mare è la mia fasciatura. È molto più di questo. Il mare è dentro di me, come dire, la mia piccola e grande circolazione del sangue. Il mare del mio paese natio….”.